Frankie Guerrieri

 

         

          Frankie Guerrieri è nato nel segno del sagittario per lo zodiaco e nel segno del cavallo per l’oroscopo cinese. Poeta di nessun luogo e di nessun tempo, si è dedicato per quasi tutta la vita alla passione per la poesia, una passione forse sbocciata troppo presto e che mai come nessuna rosa fu tanto piena di spine.

 

   Già ai primi anni ottanta del secolo scorso risalgono dei testi di poesie prevalentemente urbane e sociali, argomenti che nei decenni successivi dipingeranno paesaggi più bucolici, dove natura e mitologia tornano ad essere i luoghi di riferimento, le fonti d’ispirazione.

   "Historia pro Monumentis Marmoreo" pone in rilievo la crisi esistenziale del periodo giovanile che si va risolvendo nel corso della maturità, durante quella evoluzione digitale che segna il cambiamento epocale nel passaggio dal vecchio al nuovo millennio, ma ciò che doveva essere nelle intenzioni iniziali una conversazione per statue di marmo, diverrà per lo più una collezione di reperti poetici.

   "Mythe de Æula" è un esperimento scritto in francese e tratta tematiche ispirate al paganesimo, è il canto di colui che è solo, il poema di chi non è amato. L’uso della lingua francese è una tendenza che ribadisce l’inclinazione per la poesia: "graine de l’illusion! épi de la solitude!.."

   "Reliquiem" è l’insieme di quei ‘poèmes de jeunesse’ di contesto umanistico che erano stati scartati e che sempre dimoravano nei cammini solitari dell’inconscio, venendo revisionati per l’occasione a celebrare i quarant’anni di una maldestra ed inedita attività poetica, in una fusione tra ingenuità di prima e senno di poi, con toni meno politici e rime più musicali.

   Il suo stile è ispirato da libero pensiero ed è composto da versi sciolti o in rima da intendersi più in senso visivo che sonoro, dove la penna è il pennello e le parole i colori, creando affinità con la pittura, l'architettura, la scultura e con tutte quelle discipline da cui deriva il senso universale dell’arte.

   La sua poetica è una percezione del tempo concepita in una dimensione dello spazio, sempre in bilico tra realismo ed irrealismo, tra immanenza e trascendenza, tra fatalità e sogno, la poesia è così: "il dare un senso alla desolazione dell’esistenza! la vela che splende nel vento delle sensazioni! lo specchio in cui brucia il fuoco della memoria!.."